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Una giornata con i Farnese sulle sponde del LAGO DI BOLSENA / CAPODIMONTE , GRADOLI e La Festa delle Ortensie a BOLSENA

Una giornata con i Farnese sulle sponde del LAGO DI BOLSENA / CAPODIMONTE , GRADOLI e La Festa delle Ortensie a BOLSENA

1 GIORNO
15 giugno 2025


Descrizione

LA FESTA DELLE ORTENSIE: Un giorno a contatto con la natura in un ambiente incontaminato disseminato di testimonianze artistiche, archeologiche, storico-religiose e ricco di prodotti enogastronomici di qualità. È in questa cornice che in viale Colesanti – la via principale di Bolsena contornata da bellissimi platani che conduce alle rive del lago vulcanico più grande d’Europa – si svolge la Festa delle Ortensie, giunta quest’anno alla 27^ edizione. La manifestazione in pochi anni è diventata uno degli appuntamenti più attesi da esperti, collezionisti e appassionati, tanto da richiamare espositori da tutta Italia e dall’estero. I vivaisti presenteranno anche altre piante rare e insolite. Il palcoscenico principale sarà comunque riservato alle ortensie, originarie della Cina e del Giappone, tra le quali esemplari estremamente rari e preziosi appartenenti ai più importanti coltivatori e collezionisti. Le prime ortensie a Bolsena sono arrivate intorno al 1900 e grazie alla costante presenza di acqua e al terreno di origine vulcanica ricco di minerali hanno trovato sin da subito, in questa porzione della Tuscia, un habitat ideale. Oggi si contano più di 120 varietà di questa splendida pianta che abbelliscono il lungolago e le vie interne del borgo laziale. Tra l’altro, nel periodo dell’esposizione, le piante raggiungono la massima fioritura con colori che vanno dal bianco al rosa e all’azzurro, offrendo così un colpo d’occhio di grande suggestione.

ProgrammaAppuntamento dei partecipanti alle ore 06:00. Incontro con il pullman e partenza per il lago di BOLSENA. Sosta lungo il percorso per ristoro. Arrivo, incontro con la guida e giornata dedicata alle visite. CAPODIMONTE: splendido paese medioevale, si adagia sulle sponde del lago di Bolsena, con la splendida Rocca Farnese che dall’alto domina il paese e le spiagge sottostanti. La sabbia nera, perché di origine vulcanica, è bordata da verdi giardini all’italiana, che costeggiano tutto il lungolago, alternandosi a graziosi muretti e strutture in legno, creando un ambiente armonioso e riposante. La parte vecchia della cittadina è posta in alto rispetto al lago; vale assolutamente la pena visitarla e scoprire i segreti che nasconde, come giardinetti curatissimi direttamente sotto la Rocca, che si specchiano nelle acque lacustri sottostanti. La maestosa Rocca Farnese, che sorge sulle scogliere vulcaniche del promontorio e era anche una meta estiva preferita di molti Papi. GRADOLI: il Palazzo Farnese è uno degli imponenti palazzi-fortezza della famiglia Farnese sparsi in Italia. La costruzione cinquecentesca che domina l’intero paese fu progettata da Antonio da Sangallo come residenza estiva di papa Paolo III e dei Farnese. Il palazzo, conserva sontuose stanze affrescate ed ospita al suo interno il Museo del Costume Farnesiano, che con l’ausilio di pannelli illustrativi, postazioni interattive, saletta video, ospita un’ ampia collezione di riproduzioni di abiti nobiliari, popolari, ecclesiastici, abbigliamento intimo, accessori, armi ed armature del periodo rinascimentale. BOLSENA: la città che da nome all’omonimo lago consta di un borgo antico, arroccato su di un colle e di una parte più moderna costruita in pianura. Il borgo di Bolsena rimane oggi, senza dubbio, uno dei più suggestivi e pittoreschi del Lazio. Si distingue scenograficamente, sin da lontano, per l’aspetto compatto datogli dal color bruno – dal tono ora carminio ora rosato – della roccia tufacea, in cui si innesta spesso il grigio del peperino. Il centro storico, d’aspetto in parte medievale e in parte rinascimentale, ricco d’arte e mirabilmente conservatosi nei secoli, si presenta assai grazioso al visitatore, con negozi, botteghe, ristoranti dall’aspetto caratteristico e con abitazioni spesso ornate con drappi, fiori e piante. Bolsena è dominata dalla massiccia Rocca Monaldeschi, uno suoi dei monumenti più rappresentativi. Ultimate le visite, inizio del viaggio di ritorno. Sosta lungo il percorso. Arrivo.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: (Min. 40 pax) € 90,00

LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman Gran Turismo – Guida per tutte le visite –- Capogruppo

LA QUOTA NON COMPRENDE: Gli ingressi nei luoghi di visita –Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”.


Minicrociera alle isole GIGLIO e GIANNUTRI, “le piccole perle dell’arcipelago”

Minicrociera alle isole GIGLIO e GIANNUTRI, “le piccole perle dell’arcipelago”


FANTASTICO PRANZO DI PESCE A BORDO!
15 giugno 2025


Descrizione

Sette isole principali, sette perle riemerse della collana che, come narra la leggenda, Venere perse nuotando nelle acque limpide del Mediterraneo. Come le perle di una collana, ogni isola è diversa dall’altra. Ogni isola conserva le tracce della sua storia, ogni isola è unica, originale, con un solo tratto in comune: la bellezza della sua natura. E la catena che unisce questi gioielli è il mare, un mare caldo ed accogliente con le sue calme piatte, ma anche imprevedibile con le sue tempeste come solo il Mediterraneo sa essere. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa, tutela 61.474 ettari di mare e 17.694 ettari di terra ed è composto dalle sette isole maggiori (Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona) e da isolotti minori. Le prime riserve naturali dell’arcipelago toscano risalgono al 1971 (Montecristo) ma solo nel 1996 fu istituito il parco nazionale dell’arcipelago. Dinnanzi al promontorio di Monte Argentario, sorge la più meridionale delle isole dell’arcipelago toscano: l’isola di GIANNUTRI con la sua forma inconfondibile di una mezzaluna. Dista 23 chilometri da Porto Ercole, il suo punto più elevato è Monte Mario 83 metri sul livello del mare; ha una superficie di 260 ettari e uno sviluppo costiero di 11 chilometri. All’avvicinarsi, dà subito l’impressione di essere uscita dal mondo mitologico degli antichi navigatori mediterranei. La costa, fra scogli levigati a picco sul mare, è aperta dalle insenature di Golfo Spalmatoi e Cala Maestra, unici punti di attracco permessi. Chiamata Artemisia dai Greci e Diana dai Romani, per la sua forma ad arco, oggetto preferito dalle divinità, l’isola conserva ancora oggi intatto il suo fascino storico e ambientalistico. Nonostante le ville che spuntano tra Cala Maestra e Cala dello Spalmatoio (l’isola è di proprietà privata), la bassa macchia mediterranea regna ancora con i suoi colori e profumi. Meta di passo per una miriade di uccelli che raggiungono l’Europa per nidificare, è la terra d’elezione per il rondone pallido ed è colonizzata sulle coste dai numerosi gabbiani reali. La natura calcarea e l’eccezionale trasparenza dell’acqua, la straordinaria diversità biologica e la presenza di relitti, rendono unici questi fondali, richiamando ogni anno migliaia di subacquei. Il GIGLIO è rinomato per il meraviglioso ambiente marino, infatti sono proprio il mare limpidissimo e i fondali il fiore all’occhiello dell’isola. Nel mondo sottomarino sono presenti numerose specie di murene, aragoste, cernie e giganteschi tonni. In primavera e in estate non è raro inoltre osservare il passaggio di capodogli e balenottere o scorgere lo spettacolo dei delfini che si divertono a seguire le rotte delle imbarcazioni.

ProgrammaAppuntamento dei partecipanti alle ore 03:30. Incontro con il pullman e partenza alla volta di PORTO SANTO STEFANO. Sosta lungo il percorso per il ristoro. Arrivo, incontro con la guida che seguirà il gruppo per l’intera giornata e alle ore 09:45 partenza per una minicrociera alle ISOLE DEL GIGLIO e GIANNUTRI. Costeggiando il promontorio, si naviga verso Giannutri che si raggiunge dopo circa un’ora di navigazione. L’isola racchiude un ambiente selvaggio e inaspettato, fatto di ripide scogliere che precipitano nel blu più profondo, di grotte marine, di boschi impenetrabili, di una variegata macchia mediterranea dalla quale emergono le rovine del glorioso passato romano. Sosta con tempo libero a disposizione e possibilità di bagno nelle incantevoli acque dell’isola. Pranzo a bordo, cucinato espresso e servito ai tavoli in vassoi, con bevande incluse. Partenza per l’isola del Giglio, attracco a Giglio Porto e passeggiata: unico Porto dell’isola, piccolo e pittoresco, dalle case multicolori ed il mare di una limpidezza impensabile. offrono bellissime viste panoramiche su tutto. Rientro a Porto Santo Stefano per le ore 18:30 circa. Tutti gli orari di rientro a bordo, saranno comunicati dal Comandante. Rientro a Porto Santo Stefano. Inizio del viaggio di ritorno. Sosta lungo il percorso per la cena libera Arrivo.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: (Min. 35 Pax) € 130,00

LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman Gran Turismo – Minicrociera in battello – Pranzo a bordo con menù di pesce (risotto alla pescatora, frittura calamari e gamberi, dolce, acqua e vino) – Guida per l’intera giornata – Capogruppo

LA QUOTA NON COMPRENDE: Gli ingressi nei luoghi di visita – La cena – Tutto quanto non indicato alla voce “La quota comprende”


LA NOTTE DELLE LUCI a SCORRANO, capitale mondiale delle Luminarie / OTRANTO E LECCE

LA NOTTE DELLE LUCI a SCORRANO, capitale mondiale delle Luminarie / OTRANTO E LECCE


2 GIORNI
5 luglio 2025 – 6 luglio 2025


Descrizione

Ogni anno Scorrano, a 35 km a Sud di Lecce, 7mila anime poco più, agli inizi di luglio diventa una spettacolare location musicale coreografata dalle imponenti, meravigliose e stupefacenti luminarie, vere e proprie “Architetture di Luce” davanti alle quali si resta incantati. Evento unico nel suo genere in Italia e nel Mondo attira centinaia di migliaia di turisti da ogni dove, quest’anno promettono scintille luminose. Tutto, infatti, è reso irripetibile grazie ai fuochi d’artificio piromusicali, dove musica e fuochi, sincronizzati nota per nota, creano un’esplosione di luci e suoni. La Festa di Santa Domenica, oltre che per lo straordinario aspetto religioso, deve infatti la sua fama alle grandi architetture di luci che ogni anno i maestri Paratori (termine dialettale locale) scorranesi realizzano in occasione della festa, anche loro spinti dalla grande devozione per la Santa Patrona. Da tempo immemorabile, infatti, Scorrano può vantarsi di essere la terra natia dei migliori maestri di luminarie del mondo che esportano le loro opere luminose anche all’estero, creando grandi strutture di legno ricoperte da migliaia di lampadine colorate, ricreando, in tal modo, famosi monumenti di fama mondiale. L’originale sfida è quella di superare se stessi ogni anno con sontuose e lunghissime gallerie illuminate da migliaia di lampadine colorate e incredibili scenografie che riproducono monumenti e santi.

Programma05/07/2025 – PARTENZA / OTRANTO / SCORRANO
Appuntamento dei partecipanti alle ore 04:00. Incontro con il pullman e partenza alla volta di OTRANTO. Sosta lungo il percorso per ristoro. Arrivo e pranzo in ristorante. Incontro con la guida e visita. OTRANTO: detta “Porta d’Oriente” è sita a sud dell’Adriatico, nel punto più orientale d’Italia, e si affaccia nello stretto che da essa prende il nome, di Canale d’Otranto. Antico capoluogo della terra d’Otranto (che comprendeva le attuali province di Lecce, Brindisi e Taranto) conserva ancora oggi, l’aspetto caratteristico delle antiche città commerciali che si affacciavano sul Mediterraneo. Solare e meridiana si mostra con il suo fascino orientale ai numerosi visitatori che ogni anno affollano le sue coste ed il centro storico. Da vedere: la Cattedrale, edificata nella seconda metà del XI secolo, all’interno si può ammirare un caso eccezionale di mosaico, unico in “ Terra d’Otranto”, che ricopre l’intero pavimento della chiesa, la chiesetta di San Pietro architettura bizantina a croce greca ricca di affreschi; il Castello, costruito nel 1537 come fortificazione costiera; ecc.. In serata, sistemazione in Hotel nei dintorni. Trasferimento a SCORRANO e serata libera per ammirare le luminarie. Pernottamento in Hotel

06/07/2025 – LECCE / RIENTRO
Prima colazione in Hotel. Trasferimento a LECCE, visita con guida. Pranzo in ristorante. LECCE: vivace e bella città, capoluogo del Salento, ha un caratteristico aspetto architettonico dovuto alle numerose e singolari costruzioni barocche. Si potranno ammirare: Piazza Sant’ Oronzo, il vasto centro della città vecchia, occupata in parte dallo scavo dell’ anfiteatro Romano, vi sorge la colonna di Sant’Oronzo; l’anfiteatro Romano, appartiene all’età traianica o adrianea; Via Vittorio Emanuele, con la grande chiesa di Sant’Irene, dalla composta facciata classicheggiante; Piazza del Duomo, tutta chiusa e cinta da edifici barocchi, forma un armonioso insieme scenografico, assai suggestivo, sulla destra si allunga il magnifico palazzo del Seminario, a sinistra sorge il Duomo, accompagnato da un grande e slanciato campanile; Piazza Castromediano, si apre dietro il Palazzo del Municipio, e le fa da sfondo la chiesa del Gesù, con ricchissimi altari; ecc.. Inizio del viaggio di ritorno. Sosta lungo il percorso per la cena libera Arrivo. Fine dei servizi.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: (Min. 40 Pax) € 275,00

LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman gran turismo – Sistemazione in Hotel 3 stelle in camere a 2 letti con servizi privati – Trattamento di pensione dal pranzo del 5/7 al pranzo del 6/7 (esclusa la cena del 5/7) – Le bevande ai pasti – Guida per tutte le visite, come da programma – Capogruppo

LA QUOTA NON COMPRENDE: Gli ingressi nei musei e nei luoghi di visita – La cena del 5/7 e la cena del 6/7 – Eventuale tassa di soggiorno da pagare in loco – Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”

Supplemento camera singola: € 35,00

ASSICURAZIONE MEDICA E BAGAGLIO € 10,00


Toscana: nell’antica culla degli Etruschi. PITIGLIANO: l’infiorata e molto di più … / SOVANA, borgo medioevale perfettamente intatto / SORANO, la Matera di Toscana

Toscana: nell’antica culla degli Etruschi. PITIGLIANO: l’infiorata e molto di più … / SOVANA, borgo medioevale perfettamente intatto / SORANO, la Matera di Toscana


1 GIORNO
22 giugno 2025
IN VIA DI CONFERMA


DescrizionePITIGLIANO, la piccola Gerusalemme: splendida cittadina dell’Area del Tufo, nel cuore della Maremma Toscana, Pitigliano è uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione. Soprannominato anche La Piccola Gerusalemme, perché ospitò una grande comunità ebraica tra le sue mura. La massiccia roccia tufacea sorregge l’intero abitato, fondandosi con le abitazioni più antiche, fino a diventare un tutt’uno con il paese. Il borgo di Pitigliano è un prezioso scrigno che custodisce palazzi ed edifici storici, come il maestoso Palazzo Orsini, l’antica residenza della famiglia Orsini, signori della contea di Pitigliano, l’ Acquedotto Mediceo, elegante struttura per l’approvvigionamento idrico, l’imperdibile Ghetto Ebraico, l’antico quartiere costruito dalla comunità ebraica che visse a Pitigliano in cui si trovano la Sinagoga, il Forno delle Azzime, la Macelleria Kasher, la Cantina ed il Bagno Rituale. L’INFIORATA: In Maremma l’infiorata è tradizionalmente presente in vari paesi ed in particolare a Pitigliano, la Città del tufo, dove da alcuni anni ha ripreso vigore impegnando tutta la comunità locale nella realizzazione di un tappeto multicolore lungo tutto il centro storico per onorare il passaggio della SS. Eucaristia nella Festa del Corpus Domini, La festa vede l’impegno e l’ingegno creativo di molti volontari che prestano la loro opera dalle prime ore del mattino per realizzare una serie di disegni che divengono nella giornata una ‘tela’ continua dai mille colori che si sviluppa per le vie del borgo medievale.

SOVANA: è un piccolo borgo della Maremma, situato su uno sperone tufaceo, che mantiene tutt’oggi l’aspetto di un classico borgo medievale. Le origini di Sovana sono antichissime, della sua illustre storia sono giunti fino a noi numerosi e pregevoli monumenti, testimoni del potere e della ricchezza degli Etruschi, della Chiesa e degli Aldobrandeschi. Nell’attuale nucleo abitato prevalgono le testimonianze medievali: la piazza con i palazzi Pretorio, dell’Archivio, Bourbon del Monte, la chiesa di Santa Maria, la chiesa di San Mamiliano ed il Duomo, conferiscono a tutta l’area un’atmosfera affascinante, arricchita dal contrasto di colore tra i mattoni di tufo ed il verde che avvolge le colline circostanti. In tutta la zona sottostante il borgo, a prevalere sono invece le testimonianze etrusche con le architetture rupestri, le vie cave scavate nella roccia.

SORANO: antica città fiorita nel periodo più luminoso dell’epoca etrusca, è una sorta di sunto di tutto quanto di bello caratterizzasse l’antica civiltà. Fondata su un’alta rocca che il tempo ha finito per far somigliare a una rupe naturale, e appena ingentilita dall’architettura rinascimentale, è cinta da imponenti mura che contribuirono a renderla una delle più sicure propaggini difensive della Contea di Pitigliano. Sorano appartenne agli Aldobrandeschi che la fecero crescere come borgo difensivo, fortificandola con i bastioni all’interno dei quali ancor oggi è custodito il borgo più antico. Per la sua conformazione arroccata e il suo grumo di case e strade arroccate e pittoresche Sorano è nota anche come “Matera di Toscana”. L’abitato di viuzze pittoresche è dominato in alto dalla mole della fortezza di Palazzo Orsini che sovrasta il paese. Il paese va visitato a piedi, giungendo fino allo sperone alto sull’ansa del fiume Lente dove sorge il Masso Leopoldino, concluso da una grande terrazza e da una torricina di avvistamento con orologio, dal quale si gode una bella panoramica della selvaggia vallata, dei tetti rossi del paese e della fortezza

ProgrammaAppuntamento dei partecipanti alle ore 04,00. Incontro con il pullman e partenza alla volta della zona dei “borghi del tufo”: Pitigliano, Sovana e Sorano. Sosta di ristoro lungo il percorso. Arrivo, incontro con la guida e giornata dedicata alle visite. Pranzo libero. Alle ore 18:30 circa, inizio del viaggio di ritorno. Sosta lungo il percorso per la cena libera. Arrivo. Fine dei servizi.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: (Min. 40 Pax) € 85,00

LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman gran turismo – Guida ed auricolari per intera giornata – Capogruppo.

LA QUOTA NON COMPRENDE: Gli ingressi nei musei e nei luoghi di visita – I pasti –Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”


La Festa dei Misteri: la sfilata dei tredici “quadri viventi” a CAMPOBASSO / TERMOLI, il borgo più celebre della costa Molisana / Luogo ricco di testimonianze storiche: LARINO

La Festa dei Misteri: la sfilata dei tredici “quadri viventi” a CAMPOBASSO / TERMOLI, il borgo più celebre della costa Molisana / Luogo ricco di testimonianze storiche: LARINO

Imperdibile MOLISE
21 giugno 2025 – 22 giugno 2025


DescrizioneCAMPOBASSO: La città di Campobasso nasce da un pittoresco nucleo di origine medievale dal quale si snoda la parte ottocentesca più moderna ed elegante. La posizione collinare rende Campobasso una caratteristica città dalle vie strette, per lo più a scalinate, che attraversano il centro storico. Sulla collina dove è sorta Campobasso, si trovano ancora oggi i resti storici della città antica, come l’imponente costruzione del castello di Monforte e la Torre del Lupo o Torre Terzana. Il Castello insieme alla chiesa di S.Maria del Monte dominano un’ampia piazza dalla quale si può assistere ad uno stupendo panorama..

FESTA DEI MISTERI: La Città di Campobasso è ormai nota per essere “la Città dei Misteri”, difatti qui si svolge annualmente un evento divenuto simbolo e vanto dell’intera Regione Molise. Si tratta di una sfilata dal carattere religioso e dal forte coinvolgimento popolare. Il centro cittadino la mattina del Corpus Domini è attraversato dalla Processione dei Misteri. Tredici carri, meglio conosciuti come “macchine o quadri viventi”, sono frutto di un grande ingegno: strutture composte da robusti tavoloni di legno che sorreggono infrastrutture di ferro ed acciaio. Quest’ultime hanno la funzione di sorreggere dei figuranti posti a diverse altezze: bambini, anziani e adulti si trasformano in santi, angeli e demoni che danno l’impressione di volteggiare nell’aria. I famosi carri vengono trasportati a braccio. Numerosi sono i portatori coordinati dal capo mistero, al ritmo della celeberrima marcia tratta dal Mosè di Rossini. Infatti i Misteri sono seguiti da bande musicali che marciano a tempo di musica. In tale occasione la città, già da alcuni giorni precedenti la domenica, è ricolma di persone provenienti da ogni dove, un clima di festa rallegrato dalle bancarelle ed iniziative culturali.

TERMOLI: Risalendo dal porto si può accedere al borgo vecchio tramite un portone ad arco che immette in un dedalo di stradine acciottolate e vicoli molto stretti e suggestivi, piazzette, edifici storici e abitazioni ridipinte con accesi colori pastello, tutte racchiuse all’interno del perimetro della spesse mura di protezione della fortezza. Piazza Duomo, la Torretta Belvedere e la Chiesa di Sant’Anna sono le altre chicche disseminate nel borgo che vanta anche il vicolo più stretto d’Italia con soli 40 cm di larghezza. Passeggiare tra queste vie significa respirare l’autentica atmosfera di un antico borgo marinaro incorniciato da uno splendido mare azzurro sullo sfondo. Il vero simbolo di Termoli resta però il Castello Svevo, antica fortezza normanna eretta a protezione della città in posizione dominante sulla costa

LARINO: In passato era un importante municipium romano ed è a quel periodo che risalgono le suggestive rovine dell’anfiteatro, si trova nel cuore dell’antica Larinum ed è stato realizzato tra l’80 e il 150 d:C: durante il dominio dei Flavi, grazie alla generosità del senatore Quinto Capito. La struttura, capace di contenere fino a 18.000 spettatori, è in parte scavata nel tufo per circa sei metri e in parte costituita da strutture murarie sopraelevate. Al centro del paese, oltre al bel palazzo ducale di origine medievale, che presenta preziosi mosaici delle antiche domus romane,merita una visita la cattedrale dedicata a San Pardo e all’Assunta. Di fronte alla sua facciata il visitatore rimarrà stupito dalla bellezza del maestoso portale, dall’inusuale rosone di 13 raggi formati da colonnine di fattura diversa tra loro e dalla leggerezza delle due bifore.

Programma21/06/2025-PARTENZA/TERMOLI/LARIN0/CAMPOBASSO
Appuntamento dei partecipanti alle 05:00. Incontro con il pullman e partenza alla volta di TERMOLI. Sosta lungo il percorso per ristoro. Arrivo a TERMOLI, incontro con la guida e visita intera giornata. Proseguimento per LARINO e visita della “Cantina d’Uva”. Pranzo tipico molisano. Pomeriggio visita di LARINO. Trasferimento a CAMPOBASSO (o vicinanze), sistemazione in Hotel, cena e pernottamento.

22/06/2025 – CAMPOBASSO / RIENTRO
Prima colazione in Hotel. Alle 10:00 inizia la FESTA DEI MISTERI. Pranzo Hotel o Ristorante. Primo pomeriggio visita del centro storico di Campobasso. Partenza per il rientro. Sosta per la cena libera. Arrivo.

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE (Min. 35 Pax) €. 290,00

LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman gran turismo – Sistemazione in Hotel 3 stelle, in camere doppie con servizi privati – Pranzo tipico molisano a Larino – Trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno al pranzo del secondo – Bevande ai pasti – Guida per le visite, come da programma – Capogruppo

LA QUOTA NON COMPRENDE: – Gli ingressi nei musei e nei luoghi di visita – Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”

SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA € 35,00